Come si forma la grandine?
La grandine è formata da chicchi di ghiaccio che possono avere forma e dimensione diversi. Normalmente la grandezza è quella di una nocciolina ma non sono rari i casi in cui la grandezza raggiunge quella di una noce o addirittura quella di un’arancia.
La grandine si forma, generalmente, durante i temporali. All’interno dei cumulonembi, le forti correnti ascendenti trasportano le gocce di acqua fino a quote in cui la temperatura è inferiore allo zero. Le goccioline di acqua passano prima allo stato sopraffuso (gocce di acqua allo stato liquido pur in ambiente sottozero) e successivamente si trasformano in cristalli di ghiaccio. Fin tanto che la forza delle correnti ascendenti riesce a mantenere il cristallo di ghiaccio all’interno della nube, questo avrà la possibilità di aggregarsi con altri nuclei di acqua sopraffusa e di accrescere il suo volume. Quando il peso del chicco di grandine riesce a vincere la forza contraria della corrente ascendente, questo precipita al suolo. La sua grandezza e le sue caratteristiche, dipendono quindi dalle caratteristiche del temporale che lo ha generato.
I vari stadi che compongono il chicco di grandine, spesso non si compenetrano; le gocce di acqua sopraffusa solidificano rapidamente sul nucleo di ghiaccio già formato; ciò conferisce alla grandine quel tipico colore bianco lattiginoso. Quando il processo di congelamento interessa stadi molto freddi della nube in cui le goccioline d’acqua sono meno numerose, è normale che nel chicco di grandine finiscano inglobate anche piccole bolle di aria.
Lo spaccato di un chicco di grandine mostra, come un albero, la storia della sua evoluzione. Si possono facilmente distinguere le varie stratificazioni. Alcuni chicchi hanno mostrato fino a 20/25 stratificazioni di ghiacco l’una sull’altra.
HAILSWATHS – i corridoi di grandine – i corridoi di grandine sono come delle linee immaginarie lasciate da un temporale grandinigeno nel corso del suo spostamento. Queste linee possono essere lunghe alcune centinaia di chilometri e larghe una decina. L’immagine riportata a fianco mostra il movimento di un forte temporale grandinigeno. Si nota il corridoio di propagazione della grandine all’interno del quale, la grandine ha avuto diverse dimensioni mostrandosi con un diametro maggiore verso il centro con 4,5 pollici di diametro e degradando verso la fine dove, il corridoio di grandine si è scisso in due tronconi.
HAILSTREAKS – le chiazze di grandine – sono una parte fondamentale dei corridoi. Questi, infatti, sono composti generalmente da aree più o meno larghe che identificano la precipitazione e che corrispondono alle colonne di caduta della grandine presenti nel cumulo-nembo. L’immagine sopra ci mostrava il corridoio di propagazione del fenomeno. Occorre precisare che all’interno dell stesso ci sono aree ben definite all’interno delle quali possono essere definite delle « chiazze » che racchiudono chicchi di dimensioni più o meno grandi.
LA FORMA DEI CHICCHI DI GRANDINE – l chicchi di grandine non hanno tutti una stessa forma. Normalmente la classificazione comprende SFEROIDI – ELLISSOIDI – POMI – CONI – E FORME IRREGOLARI – In genere, seguendo le indicazioni della scala Torro, i chicchi di grandine vengono paragonati ad oggetti ed a frutti conosciuti.
Le due immagini allegate mostrano alcune forme di chicchi di grandine come sferoidi e forme irregolari. Molte volte i chicchi di grandine hanno delle vere e proprie punte capaci di incidere oggetti più o meno duri. Può capitare di raccogliere chicchi tra loro fusi che, pur formando un unico nucelo di ghiaccio presentano, visivamente, la loro forma originaria.